venerdì 27 settembre 2013

Ciambella al burro di cocco

Ok, sto migliorando: sono trascorsi solo dieci giorni dall'ultimo post. Devo davvero imparare a gestire meglio il mio tempo, anche se ce n'è ben poco da gestire.
A proposito dell'ultimo post vi ringrazio tantissimo dei commenti, giuro che risponderò, promesso!
In realtà questa settimana ho anche avuto più tempo perchè... sono stata male :D Ma lunedì l'ho trascorso a letto, con la febbre che saliva e scendeva e la testa che scoppiava. Il martedì invece l'ho trascorso a cercare un medico e a raccapezzarmi con l'assicurazione; ovvero come far tornare la febbre e pure l'orticaria! Avete presente quando dicono "in Germania funziona tutto, è tutto preciso, puntuale, senza intoppi"? Scherzano! Ho fatto due ore di fila dal medico, chiamato 3 volte l'assicurazione per farmi spedire un fax, dato che non ho ancora ricevuto la carta ("sa, ci vuole un po' di tempo") e avuto altri piccoli imprevisti di quelli che snervano. Ma insomma nulla di che :) E comunque sono stata accudita a dovere ;)  Il mercoledì sono tornata a lavoro, benchè io abbia trovato un medico che ha insistito perchè mi prendessi tutta la settimana :D Quando gho rifiutato non ci credeva e sulla porta continuava a dirmi "se domani mattina si sveglia e cambia idea, mi chiami che allunghiamo la malattia!". Ora, non pensate che io voglia fare la secchiona o la stakanovista: lavoro tantissimo e per quattro lire, però ho bisogno di accumulare ore di straordinario perchè... tra pochi giorni arriva la mia mamma!!! Sono troppo felice!! Manco da casa da quasi 6 mesi e la nostalgia inizia a farsi sentire. Mi manca la mamma, la mia famiglia, la mia nipotina monella, le mie amiche e... il cibo! Per dire, una mattina mi sono svegliata con la voglia di bruschetta con la salsiccia. Ogni tanto chiudo gli occhi e mi immagino il banco salumi della Conad con il banco pane accanto e l'associazione "pizzapane + mortazza". Un giorno ho telefonato alla mamma per dirle: prepara tante parmigiane di melanzane e congelale e quando tornerò, fossero pure le tre di notte, quelle voglio mangiare. Ok, mi mancano anche cose sane, come ad esempio la frutta e la verdura che abbiano un sapore.
Ovviamente la mamma crede di venire in vacanza e voi non ditele che dovrà prepararmi gli gnocchi e le scrippelle 'mbusse, che, diciamocelo, le cose che cucina la mamma hanno un sapore tutto speciale ;)


Ok, veniamo alla ricetta, preparata pochi giorni fa (dove "pochi" possono essere 3 o 10). Qualcuno mi ha fatto notare che oltre ad abbuffarmi di waffeln in gelateria, potrei anche cucinare un dolce, ogni tanto. Mary, ti ho accontentata! Quante soddisfazioni ti regalo?? :D






Ho letto la ricetta di questa torta dalla bravissima Serena (qui) e ho subito pensato che sarebbe stata la degna fine di una confezione di panna prossima alla scadenza e del burro di cocco che avevo preparato ma che non sapevo come utilizzare.
Il burro di cocco l'avevo preparato seguendo questa ricetta. Se vi piace il cocco,  vi innamorerete di questo burro. Fortuna vuole che va riscaldato prima di utilizzarlo, perchè solidifica, ed è soltanto per questo che non l'ho finito a cucchiaiate in mezza giornata ;-)

Vi riporto la ricetta di Serena, io ho sostituito la crema di mandorle col burro di cocco, aumentandone la quantità da 50 a 90 g, ovvero tutto quel che c'era nel barattolino.

INGREDIENTI per uno stampo a ciambella da 22 cm:

3 albumi, a temperatura ambiente
1 cucchiaio di succo di limone
3 tuorli, a temperatura ambiente
250 g zucchero
250 g farina
1 bustina di lievito
90 g di burro di cocco
250 ml di panna liquida (non fredda)


Scaldare il burro di cocco a bagnomaria fino a farlo sciogliere completamente, lasciarlo raffreddare un pochino quindi unirlo alla panna e amalgamare bene.
Montare a neve soda gli albumi con il succo di limone e mettere da parte;
Montare i tuorli con lo zucchero, finché non sono chiari e spumosi, quindi unire la farina setacciata col lievito, unendo gradatamente la miscela di burro e panna, sino ad ottenere un composto ben amalgamato.
Incorporare quindi gli albumi, senza smontarli troppo, e versare l’impasto nello stampo imburrato e infarinato, livellandolo.
Cuocere a 160°C per 40 minuti.
Lasciar raffreddare una decina di minuti, quindi sformare la ciambella ribaltandola su un piatto da portata, e spolverizzarla a piacere di zucchero a velo.





La torta era soffice ma non troppo sbriciolosa, come piace a me ;) e si è mantenuta soffice per diversi giorni (3 o 4): parola del mio collega di stanza :) Devo dire che in questo ufficio dove lavoro (simpaticamente ribattezzato "campo di cotone") la vera nota positiva sono i colleghi: giovani e molto simpatici. Io sono stata confinata in mansarda (grazie al cielo!) insieme ad un ragazzo tedesco, gggggiovane (22 anni) con cui mi faccio un sacco di risate e spesso porto doppia razione di schiscetta per testare i miei esperimenti condividere quello che preparo con tutta la mia sapienza.

Adesso vi saluto, augurandovi un bellissimo fine settimana!
                                                                                       Vale*

lunedì 16 settembre 2013

Le raviol(on)e del plin

Non mi sono persa nella foresta nera,tranquilli! Ho solo trascorso l'estate a fare colloqui, tentativi, prove come- qualunque-tipo-di-lavoro-vi-venga-in-mente.... Ho cucinato, giuro :) Ma soprattutto ho mangiato quello che hanno cucinato per me.
Al momento sto facendo uno stage come traduttrice (il mio lavoro, insomma!) e nel week end lavoro come cameriera. E la domenica crollo sul divano :)
Negli ultimi due mesi ho avuto qualche momento di scoramento, ma anche dei bellissimi momenti. Se sul fronte lavorativo arranco, sul fronte personale raccolgo tantissime emozioni, tanti sentimenti, tanto insomma! E, udite udite, sono felice e serena. Valentina si è innamorata, ricambiata, e tutto ha cambiato colore, profumo, intensità. Le difficoltà sono diventate più leggere e la leggerezza ha preso consistenza.
Non vado oltre, perchè… mi imbarazzo :D ma volevo condividere con voi un momento bello, dopo avervi ammorbato con tanta tristezza.

In tutto ciò, l’amore non mi ha chiuso lo stomaco, anzi, ma una pausa ci voleva: la mia concentrazione è costantemente rivolta alla ricerca del lavoro e tra cv, application, etc etc stare al computer era diventato un incubo. Ma a settembre si riprendono tutte le attività, si fanno buoni propositi ed io, che avevo deciso di riprendere in mano le redini del mio blog, ho pensato che tornare con la ricetta dell'MTC fosse una buona idea: una pasta della tradizione, una pasta ripiena. Una prima volta per me. "E si vede",direte voi. "E si vede sì", rispondo io.

Il post di Elisa è poesia, cultura, omaggio alla sua terra: una meraviglia! Il mio post è l’antitesi del suo. Purtroppo ho incontrato delle difficoltà con l’impasto, che si seccava al solo sguardo, e ho anche sbagliato con il ripieno: troppo spazio tra una pallina e l’altra per ricavarne delle raviole piccole. Va bè, sbagliando si impara.
Nonostante le difficoltà, il sapore mi ha soddisfatta completamente. Io volevo delle raviole che parlassero tedesco e allora le ho farcite con le patate (l’unica cosa a km 0 che si può trovare qui) e con la mia erba cipollina (a metri 0). Il tutto condito da burro di mucche crucche e speck. 
Un inno ai carboidrati, oltre che alla Germania, ma come dice qualcuno: i carboidrati rendono felici. E chi sono io per mortificarmi il corpo e lo spirito?


Mi scuso per le foto, ma sono state scattate di sera. L'unica soluzione per fotografarle di giorno era portare la schiscetta in ufficio ed allestire un set. Sai le risate!











INGREDIENTI:

100 g di farina
1/2 uovo (sgusciato, sbattuto, pesato e presa la metà)
1 tuorlo

Per il ripieno:

2 patate piccole
1 albume + mezzo uovo
una decina di steli di erba cipollina
sale e pepe

Per condire:

un pezzo generoso di burro (50 g circa)
un pezzo di speck/pancetta tagliato a dadini (io ho tagliato a dadoni, si vede?)


Preparare la pasta seguendo le indicazioni di Elisa: quella ragazza è un'artista!
Mentre la pasta riposa, preparare il ripieno: sbucciare le patate, lessarle in acqua bollente finchè non saranno tenere, scolarle e schiaccciarle (io ho comprato apposta la paletta: è una figata!), Farle raffreddare, quindi unire l'erba cipollina tagliata finemente, il sale, il pepe e l'uovo. Prelevare delle porzioni piccole di impasto e poggiarle sulla sfoglia stesa sottile, quindi procedere come insegna Elisa ;)




Lessarle le raviole, intanto far rosolare la pancetta in una padella antiaderente ben calda, senza aggiungere nulla. Quando sarà ben rosolata, metterla da parte e nella stessa padella sciogliere il burro. Scolare le raviole, saltare per pochissimo tempo nel burro, quindi impiattare ed unire la pancetta.







Impastare è sempre gratificante e anche se qui mi mancano le attrezzature (asse di legno, mattarello adeguato, rotella dentellata... tutto insomma! non escludo di riprovarci presto. Al primo boccone ho realizzato quanto mi mancasse la pasta ripiena, la pasta della domenica. La mamma, la famiglia.... :) Va bè, tornerò a casa prima o poi!

Ottima settimana a tutti,
Valentina*