martedì 25 ottobre 2016

Tapas (o forse no) per l'MTC

Questa volta mi riaffaccio sul blog con più vergogna del solito. Torno, come sempre, per l'MTC, ma torno con una proposta che, oltre ad essere piuttosto banale, manca di uno dei requisiti... Ma andiamo con ordine.
La sfida di settembre è stata vinta dalla vulcanica Mai, che ha proposto per l'MTC di ottobre una gara a dir poco creativa ed avvincente! Ero entusiasta della sua proposta, avevo anche buttato giù una serie di idee (ho ancora il foglietto sulla scrivania dell'ufficio). Poi ho avuto la febbre, poi la mamma in visita e infine un piccolo -grande- terremoto emotivo, che mi ha lasciata parecchio demotivata su tutti i fronti. Ero pronta a non partecipare, ma sabato, mentre camminavo come un'invasata in questa brutta città, il mio cervello ha dato il via ad un brain storming che, in conclusione, mi ha ispirato il tema. Solo che il tema pare evidente soltanto a me, ed ecco che manca il filo conduttore :)

Ma vi porto lo stesso a tapear... nella mia infanzia, nei cibi che erano una coccola quando ero bambina, gli stessi cibi dove ho cercato rifugio. Preparare queste "tapas" è stato il compito che mi sono assegnata domenica, l'obiettivo del giorno. E allora grazie Mai e grazie MTC, per avermi tenuto compagnia :)

Il pensiero che mi consola è che quando ho mostrato questo post alla mia collega spagnola, era molto soddisfatta, perché le mie proposte sono, a suo dire, molto credibile. Mai, lo so che tu sei catalana! e in realtà ho anche una collega catalana ma non mi pare il caso di fare il giro dell'ufficio col mio post :D


Nel post di Mai si trovano tutte le varie spegazioni e distinzioni, perciò vi rimando a lei (qui), ma per una sintesi breve ed efficace, Mai ci ha regalato una splendida infografica:















1)Tapas
Sformato di patate



2)Pincho
Polpette con ragù



3)Montadito
Crostino di baguette con cipolla cac' e ov'




1)Per lo sformato di patate al microonde:

750 g di patate (peso da pulite)
noce moscata
100 g di latte caldo
2 cucchiai di burro
2 fette di prosciutto cotto tagliate a pezzi piccoli
60 g di camembert a pezzetti
1 fettina di gouda a pezzetti
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato

+ burro e formaggio grattugiato q. b.

Tagliare le patate (pulite e lavate) a pezzi e cuocerle nel microonde a 800 W per 20 minuti, o fino a che non saranno tenerissime. Schiacciarle ancora calde, aggiungere burro e latte e mescolare con energia. Unire il resto degli ingredienti e amalgamare bene. Aggiungere nella pirofila una noce di burro, scioglierla al microonde e ungere la pirofila. Versarvi il composto di patate, livellarlo con una spatola e cospargere di fiocchetti di burro e spolverare di parmigiano grattugiato.
Cuocere a 800 w per 10 minuti e altri 5 minuti con la funzione grill.


2)Per le polpette con ragù:

Ragù (più o meno questo )

Per 27 polpette (ehm, la paura della carestia :D)

800 g di macinato misto di maiale e vitello
1 uovo medio
30 g circa di baguette
20 g di formaggio grattugiato
sale, pepe ed erbe aromatiche


Amalgamare tutti gli ingredienti e lasciar insaporire per circa mezz'ora/un'ora in frigo.  Formare delle polpette di 35 grammi. Coprire di olio il fondo di un'ampia padella antiaderente, scaldarlo e rosolare le polpette, quindi abbassare la temperatura e farle cuocere circa 25/30 minuti, fino a quando saranno ben cotte.

Scolarle su un foglio di carta assorbente e servirle accompagnandole con il ragù.

3) Per il crostino con cipolla cac' e ov':

fettine sottili di baguette
1 scalogno affettato finemente
1 uovo M
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
olio, sale e pepe

Coprire di olio extra vergine il fondo di un padellino antiaderente e versarvi lo scalogno; lasciarlo appassire a fiamma molto bassa. In una ciotolina mescolare l'uovo con il formaggio, il sale e il pepe. Quando lo scalogno sarà morbido e traslucido (10/15 minuti), aggiungere il composto di uovo e mescolare energicamente con una spatola, far rapprendere l'uovo e versarne immediatamente delle generose cucchiaiate sul pane, che in questo modo si impregnerà bene.


Con questo post partecipo alla sfida numero 60 dell'MTC




5 commenti:

  1. mi fai venire l'acquolina ...brava

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  2. Io il filo conduttore lo vedo eccome! Vedo l'Abruzzo...vedo una meravigliosa infanzia....sarà che sono una ciammarica? :)
    Con le polpette c'è sempre la paura della carestia...e chissà perché durante un pranzo o una cena son sempre le prime a scomparire, sempre che ne arrivno in tavola abbastanza tra un assaggio e l'altro per vedere se son cotte ;)

    Prendi il terremoto emotivo come momento per pensare solo ed esclusivamente a te stessa e a ciò che vuoi fare. E sentiti anche libera...mi verrebbe da citare la famosa pubblicità "libera e felice come una farfalla!" Anche se non ci azzecca niente, e già mi ti immagino a saltellare nelle vie della città. Son scema, lo so.
    Se vuoi saltelliamo insieme!! :)
    Fratella ti mando un abbraccio immenso!!!

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    1. sìii, vieni qui, ti abbotto di polpette, promesso :) Ma tu mi devi preparare le rrrostelle di baccalà ;)

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  3. il filo conduttore invece risplende su tutto!!!
    Io vedo una infanzia dolce e coccolata non soltanto dai genitori ma anche di chi ti stà intorno e ci vedo pure delle amicizie intorno a te che ti sostengono quando meno telo aspetti anche senza chiederlo!
    il tuo sformato di patate è così confortante come lo è per me la tortilla de patatas e già questa tappa ha più di una similitudine con quelle tapas di tutta la vita.
    Il pincho tuo con polpette con ragù da noi viene lo stesso presentato come tappa con tutto il sughetto da pucchiarci del pane, ma il fatto che tu la converta in un pincho accompagnato da una "salsa" va benissimissimo! Sappiamo quanto piacciono a tutto il mondo le polpette!
    E poi il montaditto ha tutto il sapore e la cremosità che lo fa diventare una coccola per il palato e per l'anima!
    Confermo delle tapas molto coccolasse molto familiari!

    un forte abbraccio!

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  4. Eccome, se si vede il filo conduttore.
    Sara' mica perche' e' lo stesso a cui mi aggrappo anche io, quando da qui mi manca la terra sotto ai piedi? Se e' quello, funziona. Non fosse altro che per il sorriso che spunta sulla faccia degli amici che si trovano di fronte tutte queste cose buone. E resisti, Vale, che passera' anche questa. Un abbraccio stretto stretto.

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